I miei auguri
In attesa di questo switch (capirete leggendo il post precedente), dunque, virtualmente abbracciati in un brindisi che fa il giro del mondo Vi Auguro un Natale luccicoso e carico di magia e uno straordinario 2022.
In attesa di questo switch (capirete leggendo il post precedente), dunque, virtualmente abbracciati in un brindisi che fa il giro del mondo Vi Auguro un Natale luccicoso e carico di magia e uno straordinario 2022.
Ho voluto passare in rassegna alcuni highlights del 2021 perché quest’anno lo posso paragonare a una partita molto difficile, per tutti, ma anche con grandi soddisfazioni per noi italiani.
Vittorie sportive importanti che ci hanno portato sulla vetta d’Europa con gli azzurri di Mancini e sulla vetta del mondo con gli ori olimpici.
Una dimensione politica riconosciuta e apprezzata a livello internazionale e prospettive di sviluppo che fanno riferimento anche ad indicatori di ripresa incoraggianti.
Posso dire che siamo pronti per uno switch da una situazione drammatica a un orizzonte di sviluppo.
Uno switch che personalmente farò anche con i miei racconti, che diventeranno da gennaio una “piattaforma di comunicazione” unica della mia azienda One Stop Language Solutions e delle attività che svolgo come professionista.
Una piattaforma per parlare con voi e per provare a raccontarvi il “dietro le quinte”, l’attualità, le opportunità nel Regno Unito e i trend in atto.
In molte occasioni ho definito il mio ruolo come quello di “elemento di raccordo” tra Regno Unito e Italia.
Oggi più che mai ritengo che la relazione tra questi due paesi è rilevante e caratterizzata da numerose opportunità.
Nel Regno Unito la comunità italiana è una delle più numerose e Londra è un hub cruciale che rappresenta una vetrina per i mercati globali.
Nel 2021 si sono riscontrati anche incrementi del fatturato export in alcuni settori del made in Italy come, ad esempio, quello del design.
Proprio come Londra, la metropoli che mi ha “adottata”, anche io mi considero un HUB tra Regno Unito e Italia, con l’obiettivo di offrire il mio supporto professionale per la crescita delle imprese italiane nei mercati esteri.
Per garantire standard di eccellenza ritengo fondamentale far parte di reti di eccellenza, ed è per questo motivo ho recentemente aderito a UK Confederation by Confassociazioni, l’espressione unitaria delle Federazioni, dei Coordinamenti, delle Associazioni, delle imprese, dei professionisti e delle persone che risiedono in Italia ed in Europa e da anni sono socia della Camera di commercio Italiana nel Regno Unito.
Quotidianamente mi ritrovo a gestire traduzioni, progetti e attività di interpretariato spaziando lungo i confini di lingue diverse ma anche sulle traiettorie di temi molto differenti: dai beni di lusso alla formazione del personale di una casa farmaceutica; dalla promozione dei servizi di una ONG al personal branding di uno sportivo, solo per fare alcuni esempi.
Tenendo conto di questo aspetto ho progettato la mia per raccontare anche il “dietro le quinte” del mio lavoro e allo stesso tempo per offrire spunti di riflessione sulle notizie di attualità, su tematiche innovative e sui nuovi trend.
Da gennaio ad oggi, ripercorrendo tutti i numeri delle newsletter, ho lanciato il mio sguardo sulle micro storie che ho proposto ai lettori per raccontare la straordinarietà di persone incontrate lungo il tragitto del mio percorso professionale, come Gino Strada, Giorgio Napolitano, Navanethem Pillay e Vincenzo Spadafora.
Riavvolgendo il nastro delle parole ho rivisto i miei post su vaccini, Brexit, transizione ecologica, smart working, PNRR, Next Generation EU: parole chiave e main topic che caratterizzeranno anche il nostro futuro.
E parlando di futuro, non ho potuto fare a meno di lanciare qualche spunto di riflessione sull’Italian Tech Week, il metaverso, l’effetto del nuovo social network ClubHouse e, in questo ultimo numero, sugli NFT.
E’ stato un dietro le quinte ricco. Un dietro le quinte che propongo non solo con le parole, ma anche con questo mio video.
L’ultima esperienza professionale che voglio condividere riguarda una startup, una splendida realtà italiana che ho conosciuto un anno fa e che ho seguito per alcuni servizi di traduzione.
La startup è stata fondata nel 2018 da Alessandro Monterosso, che ha iniziato i suoi studi a Messina per poi proseguirli a Padova e nel 2020 è stato inserito nei Young Leaders Under 30 del 2020 di Forbes Italia
La startup si chiama PatchAI ed è un’app che permette di monitorare da casa la salute dei pazienti e raccogliere informazioni sull’efficacia delle terapie farmacologiche. L’app ha un bot con intelligenza artificiale empatica, che risponde ai dubbi dei pazienti e al contempo raccoglie dati sull’andamento della terapia, effetti collaterali e stato di salute. Da un lato, aumenta la collaborazione e l’esperienza positiva da parte del paziente, che si sente più seguito anche fuori dall’ospedale, dall’altro fornisce preziose informazioni per la progettazione di farmaci e terapie.
PatchAi in pochi anni ha vinto numerose competizioni: da ReHealth al Web Marketing Festival nel 2019, poi è stata accelerata in Silicon Valley da Plug & Play ed inoltre è tra le 100 Top Global Digital Health Companies del Medical Futurist Institute. Poche settimane fa, dopo precendenti investimenti da parte di alcuni Venture Capitalist è stata acquisita da Alira Health, società di consulenza internazionale in prima linea nella trasformazione dell’ecosistema sanitario globale.
La notizia principale? Si tratta di una startup italiana, dal cuore meridionale, che è riuscita in poco tempo e – come si dice in gergo – ad accelerare e scalare i mercati internazionali.
Lo switch da team a startup di successo è perfettamente riuscito!
Nel 2020 la parola più utilizzata è stata lockdown. Nel 2021, NFT, Non Fungible Token, i certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale (come per esempio un’immagine, un video, una canzone o anche un tweet).
I token non fungibili vengono registrati in una blockchain e non possono essere scambiati tra loro né copiati.
A renderli così famosi soprattutto alcuni eventi ripresi da tutti i media internazionali: a marzo 2021, con la vendita di “Everydays: The First 5,000 Days” di Beeple da Christie’s a 69 milioni di dollari, è stata sdoganta l’arte digitale nel mercato dell’arte tradizionale; nello stesso mese Jack Dorsey, fondatore e CEO di Twitter, ha venduto all’asta il suo primo tweet come NFT per la cifra di 2,9 milioni di dollari ed anche il famoso codice sorgente del WWW scritto da Tim Berners-Lee è stato venduto per 4,5 milioni di dollari.
Lo scenario è ancora in via di definizione, con tante incognite e anche vuoti normativi. Tuttavia, possiamo ragionevolmente credere che anche nel 2022 i Non Fungible Token saranno un trend da seguire.