Carnaby Street, la storica strada nata nel 1683 e diventata famosa per la Swinging London, un movimento fashion e culturale che si è sviluppato nella capitale inglese nel corso degli anni 60, ha fatto parlare ancora una volta di sé. Vuoi sapere come?
Il 28 marzo a Carnaby Street l’iconica passeggiata dello shopping si è trasformata in un gigantesco gioco di calcio balilla. I modelli dei giocatori erano sospesi a cinque metri dal suolo lungo Carnaby Street e, a differenza di un tavolo tradizionale, erano tutte donne per celebrare i 100 giorni fino all’Uefa Women’s Euro England 2022.
Un anno dopo gli europei vinti dall’Italia contro i padroni di casa, ci prepariamo dunque a un nuovo appuntamento tutto al femminile, con 4 gruppi per un totale di 16 squadre che si sfideranno in 9 città inglesi dal 6 al 31 luglio.
Ma quanto conta oggi il calcio femminile?
In Inghilterra la Football Association ha definito la Women’s Super League un campionato professionistico nel suo complesso, stabilendo che tutte le squadre devono sottoscrivere contratti di natura professionistica con le giocatrici, garantendo così una serie di diritti fondamentali e un elevato livello di competizione e competitività sportiva. In Italia, invece, solo negli ultimi anni il calcio femminile italiano è cresciuto grazie all’obbligo da parte delle società professioniste maschili di creare al proprio interno una sezione femminile, inizialmente con le categorie U10, U12 fino a salire alla prima squadra. La vera svolta nel 2022-2023 con il passaggio dallo status di dilettante a quello di professionista e l’avvento del professionismo nel calcio femminile: una svolta epocale per il movimento anche dal punto di vista dei contratti, delle tutele e dei costi per le società calcistiche.
Una svolta che è già avvenuta, basti pensare a figure del calcio femminile che già sono diventate iconiche, come ad esempio la capitana della nazionale italiana, Sara Gama. Padre congolese e mamma triestina, classe 1989, Sara è laureata in Lingue e letterature straniere, parla 4 lingue (difficilmente sarà una nostra cliente, ma la adoro lo stesso!), è stata inserita nel 2020 tra le migliori 100 calciatrici del mondo dal The Guardian ed eletta vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori, come prima donna della storia a ricoprire questo incarico.
Insomma una donna che ha già fatto storia e che magari potrà scrivere un’altra pagina importante della storia italiana il prossimo luglio!