Per parlare delle donne che ricoprono ruoli apicali nelle aziende partiamo dai numeri.
In Italia oltre la metà delle aziende ha almeno una donna è nel board di un’azienda: per la precisione il 54,3%. Per quanto riguarda invece le società quotate alla Borsa Italiana la presenza delle donne nei board ha raggiunto il 44,5% e il numero nei comitati esecutivi delle stesse società è del 24,8%.
Ma quali sono state le prime donne a sedere in un consiglio di amministrazione? La prima in assoluto è stata l’ingegnere elettrico Bertha Lamme Feicht, nel 1919. La società era la DELCO – Dayton Engineering Laboratories Company (DELCO), che la scelse per le sue competenze, creando un precedente storico per il riconoscimento di genere in ambito aziendale.
In Italia invece dobbiamo arrivare agli anni Settanta e per la precisione al 1975, quando Marcella Panucci fu nominata nel board della Montecatini, un’importante società italiana di chimica e ingegneria, diventando così una vera e propria pioniera in questo ambito.
Oggi la situazione è evidentemente cambiata, anche se è quasi superfluo dire che sono ancora numerosi i passi da compiere per una parità di genere e di opportunità nel mondo aziendale.
Soprattutto negli anni del nuovo millennio numerose donne hanno evidenziato una fase di evoluzione della leadership al femminile: da Emma Marcegaglia, prima donna a guidare la Confindustria a Federica Guidi, amministratore delegato della Edison dal 2014 al 2016; da Cristina Bombassei, CEO della Banca Popolare di Sondrio alla nota fashion blogger Chiara Ferragni, l’amministratore delegato della TBS Crew, una società di moda e lifestyle che gestisce il suo marchio.
Oggi sono felice di riscontrare questo trend anche nella mia attività professionale: non solo Marcella Panucci, per la quale ho lavorato in qualità di interprete italiano<> inglese quando ricopriva il ruolo di direttore Generale di Confindustria, ma anche tante altre donne che svolgono attività di primo piano all’interno delle proprie aziende si rivolgono a me per consulenze professionali di interpretariato e traduzioni.