La Croazia ospita ogni anno una serie di conferenze mediche di alto livello, tra le quali la Conferenza internazionale sulla ricerca sull’osteoporosi e le malattie scheletriche, nota come ISCD, che riunisce esperti di tutto il mondo per discutere gli ultimi sviluppi nella diagnosi e nel trattamento di questa malattia oppure la Conferenza internazionale sulla psicologia e le scienze sociali.
Questo paese, soprattutto in primavera, diventa una delle location preferite dalle aziende, come nel caso della multinazionale farmaceutica che mi ha coinvolto come interprete ad aprile, per una conferenza sull’oftalmologia.
L’importanza di questa disciplina medica risiede nel fatto che qualsiasi alterazione o problema che si verifichi alla vista può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 253 milioni di persone nel mondo sono affette da disturbi visivi, e pertanto la ricerca scientifica rappresenta una sfida enorme per i professionisti dell’oftalmologia.
La ricerca può contribuire a scoprire nuovi farmaci, terapie e tecniche chirurgiche per curare o prevenire le malattie degli occhi e inoltre può anche aiutare a comprendere meglio i fattori di rischio per le malattie oculari e a sviluppare strategie per prevenirle.
Ogni volta che partecipo a una di queste conferenze percepisco in modo consapevole il ruolo cruciale che assumiamo noi interpreti, stando a stretto contatto con i relatori e i partecipanti per comprendere le esigenze di ciascuno e assicurarci che la comunicazione sia efficace, senza errori e, per quanto riguarda il mio stile e approccio professionale, empatica!