Dopo un viaggio della durata di circa 16 ore la capsula Crew Dragon denominata Freedom è attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) la notte tra mercoledì 27 e giovedì 28 aprile. Si tratta della missione Minerva, la seconda missione nello spazio di Samantha Cristoforetti, che ha scelto questa denominazione in onore delle donne e degli uomini che hanno reso possibile la realizzazione di voli umani nello spazio.
Ma in cosa consiste la missione di AstroSamantha? Prima di Samantha ci sono state altre donne che hanno viaggiato nello spazio? E a che punto siamo con i viaggi spaziali?
Samantha in questa sua nuova avventura nello spazio trascorrerà oltre 5 mesi come membro dell’equipaggio e sarà impegnata in un intenso programma di ricerche scientifiche. La Stazione Spaziale Internazionale è un grande laboratorio che orbita attorno alla Terra e di conseguenza è l’unico luogo in cui gli astronauti potranno effettuare esperimenti in condizioni di microgravità.
La nostra straordinaria astronauta ci sta aggiornando anche con modalità innovative, come è avvenuto solo qualche giorno fa quando in un video postato su TikTok ha invitato gli utenti a seguirla durante la sua missione spaziale con la frase ormai celebre: “seguimi per arrivare laddove nessun Tiktoker è mai giunto prima”.
Invece non aveva a disposizione TikTok e si chiamava Valentina. Parlo della prima donna nello spazio, la sovietica Valentina Tereškova che quasi 50 anni fa (16 giugno 1963) rimase in orbita tre giorni, facendo 49 volte il giro della Terra per poi atterrare appesa al suo paracadute nelle vicinanze di Novosibirsk e segnare un record storico. Qualche anno fa l’astronauta russa ha raccontato i veri retroscena dell’atterraggio, dal finto cinegiornale al ricovero in ospedale ma, ovviamente, era il periodo della guerra fredda e della competizione URSS-USA che legittimava la propaganda anche nella infinita battaglia per la conquista dello spazio.
Spazio che ora può essere alla portata di tutti o per essere più precisi di “quasi tutti”. I costi sono ovviamente ancora proibitivi, ma il turismo spaziale sta per diventare una realtà! Jeff Bezos, il founder di Amazon, con Blue Origin, il famosissimo Elon Musk, Ceo di Tesla, con la sua SpaceX stanno considerando voli di turismo galattico e infine Virgin Galactic, la società di Richard Branson, potrebbe essere la prima a commercializzare questo servizio, dopo aver annunciato che un biglietto per volare nello spazio ha un prezzo di 390 mila euro.
Il mio unico viaggio che ha toccato lo spazio per ora ha riguardato un’attività svolta per ESA un po’ di anni fa, ma non voglio porre limiti alle opportunità offerte dall’innovazione e… chissà se tra qualche anno queste avventure spaziali diventeranno realmente accessibili!