Se le lingue caratterizzano i paesi, l’interprete crea le condizioni per ridurre le distanze. Ma riavvolgendo il nastro dei miei racconti del 2022, mi sono resa conto di aver fatto un veloce giro del mondo anche con le parole delle mie newsletter.
Sono stata a Roma, alla Festa del cinema e ad Hollywood, Los Angeles per ammirare Troy Kotsur che ritirava la statuetta dell’Academy e Paolo Sorrentino che portava un “pezzo di Napoli” negli Stati Uniti.
Da Londra a Dubai passando per Bruxelles, è stato il mio modo di raccontare l’EXPO e soprattutto il Padiglione Italia di Dubai, visitato da 1,6 milioni di visitatori e 13 milioni di utenti online in tutto il mondo (quando avevo pubblicato il mio articolo i visitatori e gli utenti erano la metà!).
E qualche mese dopo ho percorso virtualmente 600 chilometri per recarmi in Qatar, nel palcoscenico del mondiale di calcio più discusso di sempre, che si è concluso con la vittoria dell’Argentina di Messi.
Riavvolgendo il nastro guardo anche tutti i check in che (finalmente) sono tornati ordinari nella mia vita professionale per volare a Malaga, Manchester, Bruxelles, Zurigo e tante altre città d’Europa, riscoprendo lo splendido fastidioso rumore delle ruote del mio trolley nei “non luoghi” degli aeroporti.
Tante tappe, reali e virtuali, per descrivere con la mia prospettiva, eventi storici celebrati tra i luoghi che collego costantemente e che connotano da anni la mia vita personale e professionale. Mai come quest’anno Roma e Londra sono state al centro della mia attenzione e delle mie parole: dal Giubileo della Regina Elisabetta all’elezione del Presidente della Repubblica, la storia ha preso forma e vita proprio in queste due capitali!