Gli uomini e le donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia di un paese o di un continente sono pilastri fondamentali della nostra comprensione collettiva, plasmando l’identità, il progresso e il patrimonio culturale e contribuendo a un futuro condiviso.
Nella mia carriera ho avuto il piacere di lavorare come interprete al fianco di Persone che “hanno fatto la storia” come Sua Santità Giovanni Paolo II, il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan e i premi Nobel Amartya Sen e Betty Williams e ammetto che sarei stata onorata di conoscere questo straordinario uomo francese, da tutti definito come l’architetto dell’Unione Europea.
L’architetto dell’Unione Europea è stato Jacques Delors, figura unica che ha lasciato un’eredità politica indelebile. Nato a Parigi nel 1925, la sua carriera politica ebbe inizio come ministro dell’Economia sotto la Presidenza di François Mitterrand dal 1981 al 1984.
Il suo contributo unico alla politica europea si consolidò a Bruxelles, dove guidò la Commissione europea dal 1985 al 1995, compiendo un eccezionale triennio di mandati consecutivi: una rarità nell’ambito della Commissione.
Sotto la sua guida, venne istituito il mercato unico, la politica agricola comune fu riformata, e furono firmati l’Atto unico europeo, gli accordi di Schengen e, soprattutto, il Trattato di Maastricht, che portò alla creazione dell’Unione europea e all’instaurazione dell’unione economica e monetaria, culminata nella creazione dell’Euro.
La notizia della morte di Delors è stata annunciata dalla figlia, attualmente sindaca socialista di Lille, specificando che il padre è spirato nella sua casa di Parigi mentre dormiva. Durante la pandemia Delors tornò alla ribalta sollecitando una maggiore solidarietà tra gli Stati membri dell’Unione europea e attraverso i suoi think-tank ha continuato a sostenere il rafforzamento del federalismo europeo.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha lodato Delors come un visionario che ha reso l’Europa più forte, sottolineando la necessità di onorare la sua eredità continuando a rinnovare l’Unione europea. Altri leader, come la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, hanno espresso il loro cordoglio e l’importanza di continuare il lavoro di Delors per il bene dell’Europa.
Oggi ritengo che sia necessario ricordarlo, consapevoli che la sua eredità e le sue idee continueranno a ispirare le generazioni future di europei.