L’affermazione “dove c’è Barilla, c’è casa” prende un significato straordinario nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dove la pasta Barilla, simbolo del calore domestico per gli italiani in tutto il mondo, compie il test di degustazione più estremo mai affrontato.
La sfida di Barilla, mi ha colpita in modo particolare, ma non mi ha stupito, perché ritengo di conoscere l’approccio innovativo di questa azienda centenaria, con la quale ho avuto il piacere di collaborare durante un servizio di interpretariato nel corso di Welcome Italia 2015 (organizzato dalla Camera di commercio e Industria Italiana per il Regno Unito) e prestando la mia voce a Guido Barilla, in occasione dell’evento online del 2020 dal titolo “Resetting the Food System from Farm to Fork”.
Nel primo mese del 2024 circa 3 kg di fusilli Barilla “approdano” nello spazio a bordo della capsula spaziale durante la missione Ax-3, con l’equipaggio guidato dal colonnello dell’Aeronautica Walter Villadei. Questa iniziativa è frutto della collaborazione tra Barilla, il Ministero delle Politiche Agricole, la Sovranità Alimentare e delle Foreste, l’Aeronautica Militare Italiana e Axiom Space, mirando a sostenere la candidatura della cucina italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.
In assenza di gravità, l’esperienza del cibo e la percezione dei sapori si differenziano notevolmente. Barilla sfida questo ambiente unico con la sua pasta, un prodotto alimentare che, pur conservando la tradizione, è innovativo e pratico, offrendo un alto valore nutrizionale ed energetico. Un candidato ideale per esplorare e plasmare il futuro del cibo, poiché è apprezzato in tutto il mondo.
Il tema dei “Fusilli Barilla nello spazio” non è solo un evento gastronomico insolito, ma rappresenta anche una sfida tecnologica. Con l’assenza di gravità le attività quotidiane degli astronauti, compresa la preparazione del cibo, richiedono una meticolosa pianificazione.
La pasta Barilla destinata allo spazio è già cotta e pronta per essere riscaldata, poiché bollirla in microgravità è impraticabile. Il team di Ricerca e Sviluppo di Barilla ha lavorato per garantire che la ricetta, con pasta, olio extra vergine di oliva e sale marino, mantenga l’autenticità della bontà italiana, garantendo una consistenza al dente.
Il coinvolgimento di Barilla nello spazio riflette l’impegno a esplorare il futuro del cibo, con un focus sulla sostenibilità e sull’innovazione. Un sogno che prende forma attraverso eventi come “Fusilli nello spazio”, ma che ha radici in una storia di oltre 30 anni di Barilla nell’aumentare la sostenibilità della produzione di grano duro e nella ricerca di soluzioni innovative, come la pasta stampata in 3D e la collaborazione con aziende all’avanguardia nel settore alimentare.
La partecipazione a questa impresa offre un’opportunità unica di esplorare nuove frontiere nella nutrizione, portando agli astronauti un assaggio di atmosfera familiare nello spazio.
Che dire: non sarò nello spazio a vivere questa esperienza unica, ma anche nel 2024 preparerò ricette a base di pasta, rigorosamente made in Italy.