PNRR. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Una sigla e 4 parole che rappresentano la più grande opportunità per la crescita dell’Italia.
Un piano e un progetto che può essere paragonato solo a quanto avvenuto nel dopoguerra o al boom del miracolo economico degli anni Sessanta.
Un piano denominato in modo evocativo Italia Domani, che si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.
Un piano che traccia le direttrici lungo le quali dovremo costruire i nostri ponti per il futuro: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
La strada è tracciata. Meno di un mese fa, il 13 agosto è arrivato il primo bonifico di circa 25 miliardi di euro dall’Unione Europea, per finanziare i primi 106 progetti previsti nel PNRR.
Ciascuno con la propria professionalità e le proprie competenze può dare il proprio contributo per l’Italia di domani, con l’obiettivo non più prorogabile di ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.