La gentilezza è una virtù che non conosce confini, né barriere culturali. È un atto potente di umanità che può trasformare il mondo, e proprio per celebrare questa virtù, ogni anno il 13 novembre viene celebrata la Giornata della Gentilezza. Questa giornata speciale ci offre l’opportunità di riflettere sull’importanza di essere gentili verso gli altri e su come questo semplice gesto possa avere un impatto positivo sulla società nel suo complesso.
La gentilezza ha il potere di abbattere le barriere sociali, culturali e linguistiche. Non ha bisogno di parole per essere compresa. Un gesto gentile può essere inteso da chiunque, ovunque nel mondo. La gentilezza è un linguaggio universale che supera le differenze e ci unisce come esseri umani.
Noi interpreti svolgiamo un ruolo cruciale nell’agevolare la comunicazione tra individui che parlano lingue diverse. La nostra abilità di trasmettere idee, emozioni e informazioni da una lingua all’altra è fondamentale per il successo di molte interazioni, che siano incontri d’affari, trattative internazionali, atti notarili o eventi multilingue. Posso testimoniare che anche grazie ad un approccio orientato alla gentilezza sono stata in grado di costruire relazioni durature con i miei committenti, creando un legame di fiducia, essenziale per la collaborazione continua.
La gentilezza è una forza che unisce le persone e crea connessioni significative e in questo periodo storico, la componente simbolica della Giornata della Gentilezza è ancor più cruciale. La gentilezza diventa un faro di speranza, un antidoto contro le tensioni. Inondare il mondo con gesti gentili promuove la comprensione reciproca, allontanando le ombre dei conflitti.
In questo contesto, la gentilezza non è solo un atto, ma una forza trasformatrice che può plasmare positivamente il corso della storia, aprendo spazi per la pace e la collaborazione. Un auspicio che dobbiamo avere per guardare in modo positivo, nonostante tutto, il futuro che verrà.