Le interpretazioni in lingua dei segni sono la chiave per un accesso equo all’apprendimento, perché garantiscono agli studenti non udenti di partecipare attivamente alle lezioni; nel contesto medico e sanitario le interpretazioni in lingua dei segni salvaguardano la salute e il benessere delle persone non udenti e, in un mondo sempre più globalizzato, le interpretazioni in lingua dei segni diventano anche un ponte culturale. Consentono scambi significativi tra persone di diverse comunità linguistiche, contribuendo a costruire un mondo più inclusivo in cui la diversità è celebrata, non solo tollerata.
Ma nel descrivere questo tema, voglio riportare un episodio di qualche anno fa. Ero in pausa, dopo aver completato un primo slot del mio servizio di interpretariato. In un’altra sala, mentre il palco si animava di discorsi e applausi, il mio sguardo si è posato sul mio collega interprete che trasmetteva in modo impeccabile il linguaggio dei segni. La sensazione era quella di assistere a un’opera d’arte silenziosa, una coreografia di movimenti che raccontavano storie senza emettere un solo suono.
La sua abilità nel tradurre non solo le parole, ma anche le emozioni, è stato stupefacente. Ogni gesto, ogni espressione del viso, diventava un mezzo per comunicare in un modo che va al di là delle limitazioni della lingua parlata. La lingua dei segni, con la sua ricchezza e complessità, diventa un ponte tra mondi diversi.
Il mio sguardo era intriso di rispetto e ammirazione. Non era solo un collega, ma un compagno d’arte, che condivideva la passione per la comunicazione inclusiva. In quel momento, mi sono resa conto dell’importanza del nostro ruolo: architetti di ponti che uniscono persone, culture e storie.
La sfida che affrontiamo ogni giorno è quella di tradurre non solo le parole, ma anche la cultura, le emozioni, la vita stessa: un impegno che va oltre la competenza tecnica, che richiede sensibilità, intuizione e un profondo rispetto.
Siamo più di traduttori; siamo connettori, costruttori di strade in un mondo che, a volte, sembra essere diviso. E in particolare, la lingua dei segni, attraverso i nostri gesti, ci guida verso un futuro in cui la comunicazione supera ogni barriera e celebra la bellezza della diversità umana!