Uno dei temi che mi appassiona è quello dell’innovazione, delle nuove tecnologie e delle nuove forme di comunicazione. Nel mio lavoro provo sempre a guardare avanti, non solo ai trend del momento, ma ad applicare processi innovativi per gestire al meglio la mia attività e offrire i servizi ai miei clienti e partner.
Non possono dunque non affrontare uno dei temi del momento: il metaverso.
Il concetto non è proprio nuovo. Il termine è nato nel mondo cyberpunk nel 1992. Si tratta di un concetto difficile da definire esattamente, che prefigura un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, popolati da avatar. E’ salito ora alla ribalta perché utilizzato da Facebook con il lancio di Meta da parte di Zuckerberg.
All’inizio degli anni 2000 c’erano molti precursori del metaverso, tra cui Second Life (lanciato da Linden Lab nel 2003) e Habbo Hotel, realizzato dal finlandese Sulake. Entrambi sono ancora attivi: Second Life ha ancora 200.000 utenti attivi ogni giorno e, se non ricordo male, anche io molti anni fa ho aperto un account.
Possiamo semplificare che si tratta dell’evoluzione di Internet, ma non la sostituisce. Sicuramente è un tema che seguirò con attenzione, perché potrebbe avere un impatto anche sul mio settore e, inevitabilmente, dovrà essere valutato con attenzione dalle imprese.
Per ora, per “non prenderci troppo sul serio”, vi segnalo «Icelandverse» lo spot turistico dell’Islanda che prende in giro Zuckerberg e il suo Metaverso. Lo spot è in inglese. Se vi serve una traduzione in italiano: sono qui!