La grande quantità di termini nel settore medico e farmaceutico è attribuibile alla complessità e alla varietà di questo linguaggio tecnico. Rientrano in questo ambito tecnicismi di discipline diverse, ognuna con dei propri sotto tecnicismi, come ad esempio l’anatomia, la patologia o la fisiologia.
Un altro aspetto estremamente rilevante, soprattutto per noi interpreti, riguarda l’ambito dei suffissi e prefissi. Sembra un aspetto estremamente tecnico, ma in realtà va ben oltre e riguarda anche la conoscenza quotidiana di alcuni temi.
I prefissi, ad esempio, consentono di esprimere in modo sintetico lo stato di minore o maggiore gravità di una disfunzione come, ad esempio, nel caso della vitaminosi: a-vitaminosi, iper-vitaminosi, ipo-vitaminosi.
Stesso impatto è da attribuire agli acronimi, estremamente numerosi e adottati per descrivere le patologie. Per dare una dimensione del fenomeno, sul sito web dell’Ospedale Policlinico Gemelli è disponibile un documento di 12 pagine come glossario degli acronimi e delle abbreviazioni in uso.[1]
Questi esempi che ho riportato restituiscono la “cifra” di alcuni aspetti del mio lavoro, che necessita di un aggiornamento continuo ma che, allo stesso tempo, risulta più agevole vista l’esperienza ormai decennale che ho maturato, dai servizi di interpretariato per AstraZeneca alle attività di traduzione per una startup del settore Health.
[1] https://www.policlinicogemelli.it/wp-content/uploads-shared/2021/05/PRO.021.All_.1-Acronimi-e-abbreviazioni-consentiti.pdf