In questro periodo enti pubblici e aziende private organizzano numerosi eventi, seminari e convegni per illustrare le nuove regole da seguire e i cambiamenti in corso per la gestione delle relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito.
Anche io fornisco qualche indicazione rimandando per gli approndimenti ai siti ufficiali e istituzionali.
Per quanto riguarda gli scambi commerciali con il Regno Unito si applicheranno le regole e le formalità doganali in vigore con i Paesi terzi, ad eccezione delle disposizioni specifiche derivanti dall’Accordo Commerciale e di Cooperazione concordato tra UE e UK. Inoltre per tutti gli operatori che devono espletare le formalità doganali è necessario rivolgersi agli Uffici delle dogane competenti per territorio. Per la spedizione di merci da e per il Regno Unito, infine, si può sempre utilizzare il carnet TIR (a questo link le FAQ per le imprese dell’Agenzia delle Dogane).
Altro aspetto di particolare interesse è quello della marcatura UKCA (UK Conformity Assessed), ovvero il nuovo marchio di prodotto del Regno Unito che deve essere utilizzato per i prodotti immessi sul mercato in Gran Bretagna (Inghilterra, Galles e Scozia). A partire dal 1 gennaio 2021, i requisiti tecnici (“requisiti essenziali”) da soddisfare, i processi di valutazione della conformità e le norme da utilizzare per dimostrare la conformità ai sensi della marcatura UKCA somo pressoché uguali a quelli della marcatura CE (a questo link le linee guida UKCA).
Per tutti gli aggiornamenti e per orientarsi al meglio non posso che promuovere la guida alla Brexit della Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK, di cui sono orgogliosamente socia da anni.