Prima di affrontare il tema “libri” voglio parlare di social media. Strano, vero?
I social media, soprattutto con una lettura superficiale (scusate il quasi bisticcio di parole), sono rappresentati come elementi di contrapposizione a qualsiasi fenomeno associabile alla cultura e all’approfondimento. Eppure si è recentemente sviluppato un fenomeno chiamato #BookTok che sta rivoluzionando il mondo dell’editoria.
Lo conoscete?
Sul social TikTok, il canale dove sono pubblicati video brevi che nella maggior parte dei casi riguardano balletti improbabili, l’hashtag #BookTok ha raccolto oltre 7 miliardi di visualizzazioni in brevissimo tempo e anche #booktokitalia e #booktokita hanno raggiunto 28 milioni di views. #BookTok raccoglie gli appassionati di libri, con il social che ha cominciato a ospitare i video di giovani creator, soprattutto ragazze, che promuovono romanzi più o meno recenti, influenzando in modo significativo le vendite.
Questo fenomeno mi ha particolarmente colpito, perché ho approfondito il tema #bookTok in concomitanza con una richiesta della Casa Editrice Donzelli di un servizio di traduzione per un saggio.
Ho visto negli anni Novanta un punto di contatto tra la casa editrice nata nel 1992 (quest’anno ricorre il 30° anniversario) e i TikTokers, che appartengono prevalentemente alla generazione Z, i nativi digitali nati dopo il 1997.
Ho pensato che lo slogan iniziale della Donzelli, “libri di idee, è un pay off che ancora oggi ben rappresenta lo spirito di questa casa editrice indipendente e che le idee se vere e sincere, su qualsiasi mezzo, possono generare bellezza per tutte le generazioni.
Cito quanto ho ritrovato sul sito web della casa editrice: libri cercati secondo un disegno; disposti sopra una mappa; libri da inventare, quando non si trovino già fatti. Libri, non feticci. Non l’ultimo baluardo della cultura contro le nuove barbarie. Occhi e mani di carta per vedere e toccare pezzi di mondo.
Probabilmente oggi non solo con la carta, ma anche con altre forme, bisogna portare avanti idee e progetti per toccare nuovi pezzi di mondo.