Si torna in presenza. Il 27 marzo le star di Hollywood torneranno sul Red Carpet per partecipare alla notte più attesa dell’anno!
Ma cosa ci dobbiamo aspettare dalla 94° edizione della premiazione degli Oscar?
Innanzitutto si tratta della prima volta tutta al femminile: Wanda Sykes, Amy Schumer e Regina Hall saranno le tre conduttrici della notte delle stelle più attesa dell’anno.
L’altra grande novità riguarda la possibilità data agli utenti social di votare su Twitter il proprio film preferito con l’hastag #OscarsFanFavorite: il vincitore non riceverà un premio dall’Academy, ma si tratta sicuramente di un precedente interessante per coinvolgere il pubblico. Pubblico e opinione pubblica che in realtà si sta mobilitando per protestare contro la scelta dell’Academy di escludere dalla diretta televisiva degli Oscar la consegna dei premi ai vincitori di otto categorie.
Parlando di categorie mi ha colpito vedere marito e moglie tra i candidati come miglior attore e attrice (mi riferisco a Javier Bardem e Penelope Cruz) e mi ha piacevolmente sorpreso la candidatura (dopo le tante del passato) di Steven Spielberg. Tuttavia è evidente che la mia attenzione è rivolta soprattutto a Paolo Sorrentino, che porta per la seconda volta un suo film alla notte degli Oscar. Dopo la Grande Bellezza il regista napoletano torna a Los Angeles con una storia che parte da un episodio biografico, sapientemente raccontato nel contesto della cornice partenopea.
Film che è stato elogiato a fine gennaio da uno dei più grandi attori di tutti i tempi con queste parole: “sono stato a Napoli solo poche volte ma per me questo film è decisamente napoletano nel modo in cui molti dei film di Martin Scorsese sembrano essenzialmente New York City. Napoli per molti versi mi ricorda la New York italo-americana che amo”. Si tratta di Robert De Niro, star che ho avuto il piacere di conoscere tanti anni fa durante un servizio di interpretariato, italiano inglese, richiesto dallo staff di Maurizio Costanzo e che, ovviamente, ricordo sempre con grande emozione.
E allora attendiamo il 27 marzo sperando di vivere altre grandi emozioni, magari guidate dalla “mano di Dio”.