Il 6 maggio 2023 Londra sarà ancora una volta palcoscenico mondiale, per l’incoronazione del più ‘longevo’ erede al trono della casa reale britannica che, all’età di 73 anni, sarà incoronato come Re Carlo III.
A distanza di 40 anni da quello che fu denominato come l’evento del secolo (scorso), il royal wedding più famoso di tutti i tempi, seguito da 750 milioni di spettatori in tv (non esisteva ancora il web) e da 600.000 cittadini che si erano riversati nelle strade di Londra per assistere al passaggio della carrozza dorata, assisteremo alla celebrazione di un altro evento che sarà citato nei libri di storia.
Ma quale sarà il “dress code” reale? E ci sarà anche spazio per il Made in Italy? Come ogni evento che si rispetti, il dress code gioca un ruolo di primo piano. Per un evento reale, ovviamente, l’asticella si alza sensibilmente, soprattutto se si tratta di una monarchia che proclamò il suo primo Re oltre 1000 anni fa.
La prima grande novità riguarda gli invitati, tra i quali i membri della Camera dei Lord. Durante l’incoronazione della regina Elisabetta II, nel 1953, questi indossavano una corona che indicava il proprio rango nella nobiltà britannica.
Secondo le indiscrezioni del Telegraph, durante la cerimonia del 6 maggio, i membri della Camera dei Lord non sfoggeranno abiti di velluto con colli di pelliccia bianco e neanche le corone che indicano il proprio rango di duchi o baroni, ma potranno decidere di essere meno formali.
Riflettori puntati anche su Kate Middleton, vista anche la proclamata assenza della duchessa di Sussex Meghan Markle. Molto probabilmente lo stile sarà minimal, mentre sono già in fermento i bookmakers per quello che è stato definito il toto-tiara e scoprire quale gioiello indosserà la principessa del Galles nel solenne giorno dell’incoronazione del suocero.
E infine il protagonista principale di quella che è stata definita una “monarchia di transizione”: in prima battuta il futuro Re Carlo III aveva ipotizzato di indossare vesti simili a quelli adottati dal bisnonno Giorgio V e dal nonno Giorgio VI ma, secondo le ultime indiscrezioni, la scelta sull’uniforme della Royal Navy, con l’obiettivo di coniugare tradizione e modernità.
E il Made in Italy? Può sembrare strano, ma probabilmente ci sarà spazio anche per il brand Made in Italy durante l’evento storico della monarchia inglese. Non solo Bocelli, unico italiano ad esibirsi alla cerimonia di incoronazione; non solo RAI, che ha già preparato una lunga diretta per i telespettatori italiani, ma probabilmente un posto sarà riservato anche al noto brand di cravatte Marinella. Come anticipato su LinkedIn da Alessandro Marinella, General Manager di quarta generazione della famosa sartoria napoletana: “il futuro Re sceglie un brand italiano per rappresentarlo. Manca poco all’incoronazione di Re Carlo: dal 1914, il nostro legame con l’Inghilterra è divenuto sempre più forte ed oggi lo è più che mai. Orgogliosi di essere fornitori della Corona Inglese”.
A questo punto attendiamo il 6 maggio per scoprire il dress code dei protagonisti di questo storico evento. Un dress code che, inevitabilmente, supererà lo “status quo reale”.