L’interpretariato nei CAE è sempre una sfida complessa. Questi incontri riuniscono management aziendale e rappresentanti dei lavoratori provenienti da diverse nazioni europee, tutti con lingue e prospettive differenti. Durante le riunioni in tutta Europa, mi sono trovata spesso a tradurre non solo parole, ma anche emozioni e intenzioni.
Discutere di ristrutturazioni aziendali o strategie di crescita non è mai semplice, ma è proprio in questi momenti che l’interprete diventa un elemento chiave. Un episodio particolarmente significativo è stato definito da alcuni partecipanti come quello in cui l’interprete si trasforma in “architetto delle relazioni umane“. Ho imparato che il mio lavoro non è solo una questione di precisione linguistica: richiede empatia e capacità di costruire fiducia. Grazie a questa sinergia, il dialogo è diventato più fluido e produttivo, portando a decisioni strategiche in un clima di collaborazione.
Un contesto del tutto diverso, ma altrettanto sfidante, è stato il mio coinvolgimento come interprete in un processo storico per il Vaticano. Come anticipato, l’incarico è arrivato in occasione della testimonianza di Monsignor Edgar Peña Parra, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, in un tribunale a Londra.
Questo processo, legato a un’operazione finanziaria controversa descritta come una “truffa” ai danni del Vaticano, ha richiesto uno studio approfondito di documenti legali e una preparazione meticolosa. Durante le udienze, la pressione era palpabile: ogni parola doveva essere tradotta con la massima precisione, ma anche con discrezione e neutralità.
Essere immersa in questo scenario mi ha mostrato quanto il ruolo dell’interprete sia cruciale non solo per facilitare la comunicazione, ma anche per mantenere un equilibrio delicato tra diplomazia e giustizia. Lavorare in un contesto così visibile e carico di implicazioni mi ha insegnato a gestire non solo le parole, ma anche le tensioni che le accompagnano.
In queste esperienze ho scoperto la vera essenza del mio lavoro: interpretare significa permettere alle persone di comprendersi, anche quando le circostanze sembrano insormontabili. Che si tratti di facilitare il dialogo in un comitato aziendale o di tradurre testimonianze in un tribunale internazionale, ogni incarico è un viaggio che arricchisce la mia prospettiva e la mia capacità di comprendere il mondo.