Il 4 novembre avrò il piacere di partecipare come interprete all’evento “Piemonte’s Ecosystem and its Investment Opportunities” presso l’Ambasciata d’Italia a Londra. Questo evento offre un’importante occasione per conoscere il Piemonte, una delle principali economie regionali italiane, e le sue numerose opportunità d’investimento. Durante la conferenza, rappresentanti istituzionali e aziende inglesi condivideranno le loro esperienze, illustrando il potenziale della regione per chi è interessato a investire in Italia.
Il Piemonte, con un PIL di circa 140 miliardi di euro e oltre 430.000 aziende, si distingue come uno dei motori economici italiani. È un punto di riferimento europeo per l’industria 4.0, con settori di eccellenza come l’automotive, l’aerospaziale e le tecnologie digitali. La regione, inoltre, ospita alcuni dei principali hub di ricerca e innovazione, rendendola un’area ideale per le aziende internazionali in cerca di un ambiente dinamico e avanzato.
L’impegno del Piemonte in Ricerca & Sviluppo è un elemento chiave che attrae aziende all’avanguardia. Il mio ruolo in contesti come questo mi consente di essere un tramite per la comunicazione di queste iniziative, in un ambiente in cui innovazione e ricerca sono centrali. È stimolante vedere come la regione sostenga progetti ad alto impatto, unendo aziende e istituti di ricerca (tra gli esempi il prestigioso Politecnico di Torino) in una rete di conoscenza che guarda al futuro.
Sempre più spesso, le aziende con cui collaboro scelgono territori caratterizzati dall’integrazione tra imprese e mondo della ricerca per investimenti strategici orientati alla sostenibilità e all’innovazione. In qualità di interprete, ho l’opportunità di facilitare il dialogo tra partner di nazionalità diverse, contribuendo a rendere accessibili le informazioni e favorendo collaborazioni internazionali in questi settori e territori che “guardano al futuro”.go tra parti è la chiave necessaria per permettere a ognuno di sentirsi parte attiva del processo decisionale.
Nel corso di questi incontri, mi è stato spesso detto che il mio ruolo va oltre quello di semplice interprete. In molti mi hanno definito una sorta di “architetto delle relazioni umane“, proprio perché non si tratta solo di trasmettere informazioni, ma di creare fiducia e connessione tra i partecipanti. In fondo, il successo di un CAE dipende dalla capacità di costruire una collaborazione sincera e proficua, dove ogni voce è ascoltata e ogni opinione è rispettata.
Anche questo mese le mie tappe europee saranno un’occasione per contribuire alla costruzione di un dialogo efficace e inclusivo, che possa davvero incidere positivamente nel contesto aziendale europeo.